Quando si vuole alludere a una persona che non è proprio sana di mente, si dice che “sente le voci”. Ma sentire le voci nella propria testa non è affatto necessariamente un segno di follia o di gravi malattie della psiche. Anzi, vi stupirà scoprire quante persone, sane di mente, soffrono di questo disturbo.
Si tratta di allucinazioni uditive, e uno studio ha chiarito cosa significano e perché non sono sempre sintomo di malattie della mente.
Stando a uno studio della Durham University e della Stanford University, pubblicato sulla nota rivista psichiatrica The Lancet Psychiatry, sentire le voci è un’esperienza piuttosto diffusa:
Una quota compresa tra il 5% e il 15% degli adulti sperimenta le allucinazioni uditive almeno una volta nella propria vita, che si manifestano in assenza di una stimolazione del relativo organo di senso.
Solitamente il sentire le voci è un disturbo associato a molti disturbi psichiatrici, come la psicosi, la schizofrenia e anche il disturbo bipolare, ma hanno le persone senza patologie psichiatriche possono sperimentarlo in determinate occasioni.
Sembra che siano più propense a fare questa esperienza le persone che hanno vissuto un trauma, un intervento chirurgico, un lutto, una violenza sessuale, oppure che hanno usato o usano delle droghe. Ma non sempre le allucinazioni uditive sono collegate a un trauma, e possono essere ascoltate anche da chi ha una vita serena.
Dicono gli autori dello studio, in merito a queste voci:
Sono entità distinte, con contenuti propri, che evidenziano la necessità di distinguere con attenzione una percezione immaginaria, come il suono, da tutte le altre.
Si pensa che in Italia siano 2 milioni i casi accertati di persone che “sentono le voci”, ma si stima che siano almeno il doppio: solo che tante persone non hanno il coraggio di ammetterlo, per paura di essere giudicate pazze.

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Fonte: Sciencedaily